
Il sistema dinamico di acquisizione della pubblica amministrazione (SDAPA)
Sconosciuto ai più, lo SDAPA rappresenta uno strumento d’acquisto che ha subito nell’ultimo periodo un sempre più frequente utilizzo da parte delle amministrazioni pubbliche
a cura di Giulio Delfino e Daniele Di Francia
Consip è la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana e agisce, al fine di razionalizzare la spesa pubblica, principalmente attraverso 4 strumenti di negoziazione:
- Il Mercato della Pubblica Amministrazione (MePA);
- Le Convenzioni;
- Gli Accordi Quadro;
- Il Sistema Dinamico di Acquisizione della Pubblica Amministrazione (SDAPA).
Sconosciuto ai più, lo SDAPA rappresenta uno strumento d’acquisto che ha subito nell’ultimo periodo un sempre più frequente utilizzo da parte delle amministrazioni pubbliche, principalmente per il fatto che consente di gestire mediante procedura informatica anche appalti di valore superiore alla soglia comunitaria.
Nasce in Italia nel 2011 e il primo bando ha come categoria merceologica i farmaci (iniziativa ancora oggi attiva e molto frequente).
Lo SDAPA rappresenta un processo di acquisizione interamente elettronico e ricalca, nel suo iter, la procedura ristretta.
L’articolo 55 del D.Lgs. 50/2016 disciplina proprio i sistemi dinamici di acquisizione, definendoli procedimenti interamente elettronici e aperti per tutto il periodo di efficacia a qualsiasi operatore economico che soddisfi i criteri di selezione.
Consip nell’ambito dello SDAPA ha al momento 20 bandi di categorie merceologiche attive.
Il Sistema dinamico è caratterizzato da 2 fasi:
- Fase 1 – Consip pubblica un bando istitutivo per una o più categorie merceologiche a cui i fornitori possono abilitarsi.
- Fase 2 – Le Amministrazioni bandiscono appalti specifici, definendo i quantitativi, il valore e le caratteristiche specifiche dell’appalto, invitano tutti i partecipanti ammessi a presentare un’offerta.
Lo SDAPA presenta caratteristiche molto similari al MePA, sia rispetto all’iscrizione sia con riferimento all’iter procedimentale di gara, ma si differenzia da questo per il fatto che consente alle Stazioni Appaltanti di gestire procedure sopra soglia comunitaria.
Pertanto è di stretto ed attuale interesse degli operatori economici iscriversi allo SDAPA e monitorare i bandi di gara che vi sono pubblicati poiché questi sono in costante crescita.

Il soccorso istruttorio nel codice dei contratti pubblici
Nella rinnovata cornice normativa dei contratti pubblici, uno spazio senza dubbio rilevante è occupato dall’istituto del soccorso istruttorio, anzitutto per il momento assai delicato e determinante su cui lo stesso viene a incidere, ovverosia la fase di selezione e individuazione dell’operatore economico cui affidare il contratto.
Codificato al fine di imprimere un decisivo e concreto approccio sostanzialista alla regolazione del confronto tra le stazioni appaltanti e le imprese, nel rispetto dei fondamentali principi di concorrenza e apertura al mercato, sin dalla sua prima normazione, nella disciplina previgente di cui al d.lgs. n. 163/2006, il soccorso istruttorio ha tuttavia rivelato le molteplici e complesse problematiche sottese alla sua applicazione pratica, che hanno impegnato costantemente gli operatori del settore e, sopra tutti, l’ANAC e la giurisprudenza, in una rilevante, continua e delicata opera di specificazione e perimetrazione della portata effettiva di tale istituto e delle diverse implicazioni che ne discendono.
In questo contesto, oggi ulteriormente ridefinito nelle regole dopo l’avvento del decreto correttivo (d.lgs. n. 56/2017) che ha modificato diverse parti del nuovo Codice dei contratti pubblici di cui al d.lgs. n. 50/2016 (e anzitutto quella, per l’appunto, afferente al soccorso istruttorio di cui all’art. 83, comma 9), la presente opera intende dunque offrire un contributo operativo sull’inquadramento e l’applicazione della disciplina di riferimento, anche attraverso la ricostruzione dell’evoluzione normativa e interpretativa che il soccorso istruttorio ha conosciuto sin dalle proprie origini (v. le riforme apportate al previgente d.lgs. n. 163/2006 nel 2011 e nel 2014) e fino ad oggi, con un particolare focus su alcuni dei principali temi e casi pratici sottoposti al vaglio della più recente giurisprudenza, nonché sulle indicazioni operative, purtroppo non sempre univoche e risolutive, che se ne possono trarre.
Giuseppe Fabrizio Maiellaro, Avvocato, iscritto al Foro di Roma e patrocinante in Cassazione, è specializzato in materia di contratti pubblici e opera su tutto il territorio nazionale, prestando da diversi anni, in favore di committenze e imprese, attività di consulenza e assistenza giudiziale e stragiudiziale in procedimenti civili, amministrativi, arbitrali e innanzi all’ANAC.
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