Introduzione: dalla rigidità all’adattabilità del Contratto Pubblico
Tradizionalmente, il diritto amministrativo era caratterizzato da una rigidità quasi assoluta, improntato al principio del pacta sunt servanda.
Tale impostazione limitava severamente le modifiche ai contratti pubblici durante la fase esecutiva, con la finalità primaria di prevenire possibili aggravi di spesa per l’erario e, soprattutto, di scongiurare accordi collusivi tra stazioni appaltanti e operatori economici.
Questi ultimi, per loro natura, avrebbero potuto trovare sbocco in aumenti contrattuali mascherati da sopravvenienze, alterando la par condicio iniziale.
Le recenti e prolungate crisi, dalla pandemia di COVID-19 alle tensioni geopolitiche internazionali tuttora irrisolte, hanno evidenziato l’insostenibilità di una simile rigidità. Tali eventi hanno spinto il legislatore a introdurre normative speciali e derogatorie volte a consentire una rimodulazione degli accordi.
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