Affidamento diretto e infiltrazioni criminali

Vincenzo Laudani 3 Luglio 2025
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Introduzione: affidamenti pubblici e infiltrazioni criminali

Nel contesto della disciplina sugli scioglimenti degli enti locali ex art. 143 del d.lgs. . n. 267/2000, le modalità di affidamento dei contratti pubblici da parte dell’amministrazione comunale assumono una valenza cruciale ai fini dell’accertamento di eventuali condizionamenti da parte della criminalità organizzata. Sebbene le singole procedure possano risultare formalmente conformi alle norme in materia di contratti pubblici, ciò non esclude che la loro frequenza, la ricorrenza di affidamenti a soggetti controindicati o la mancata adozione di cautele rafforzate possano essere lette come indici sintomatici di permeabilità del tessuto amministrativo.

In altri termini, non è tanto la legittimità dell’atto in sé a essere decisiva, quanto l’uso complessivo che l’amministrazione fa di determinati strumenti – come l’affidamento diretto – in contesti ambientali ad alto rischio. L’analisi deve, dunque, concentrarsi sull’impatto sistemico di tali pratiche, valutandone la coerenza con i doveri di imparzialità, trasparenza e legalità rafforzata richiesti agli enti esposti a pressioni criminali.

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