La novità, probabilmente, di maggior rilievo della nuova disciplina codicistica in materia di incentivi è sicuramente costituita dal superamento della pregressa disciplina (art. 113 del codice 2016) che con il riferimento alla gara pretendeva, per poter accedere al compenso, lo svolgimento di una gara vera e propria o al limite dimostrare di aver sviluppato almeno una micro competizione (anche un semplice confronto tra preventivi).
Restavano fuori dal compenso, in ogni caso, l’affidamento diretto puro e ciò che gara/appalto non è quindi le concessioni, le adesioni alle convenzioni, il partenariato etc.
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Vedi anche
– Rassegna di pareri del MIT sul nuovo codice appalti – La procedura negoziata
– Rassegna di pareri del MIT sul nuovo codice appalti – L’esatta configurazione giuridica dell’affidamento diretto
– Rassegna di pareri del MIT sul nuovo codice appalti – L’affidamento diretto
– Rassegna di pareri del MIT sul nuovo codice appalti – La struttura di supporto al RUP e il seggio di gara
– Rassegna di pareri del MIT sul nuovo codice appalti – I responsabili di fase
– Rassegna di pareri del MIT sul nuovo codice appalti
Incentivi alle funzioni tecniche
Il quadro aggiornato alla luce della più recente giurisprudenza contabile, del Decreto legislativo 31.12.2024, n. 209 e del D.L. 73/2025 convertito in Legge 18 luglio 2025, n. 105 (Decreto infrastrutture).
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