E’ inammissibile per carenza d’interesse il ricorso proposto dall’affidataria uscente del servizio avverso l’affidamento diretto ad altra impresa del medesimo servizio. Infatti, venendo in rilievo un affidamento diretto, ad esso deve rigorosamente applicarsi il principio di rotazione che, nell’ipotesi di accoglimento del gravame, impedisce, comunque, l’affidamento in favore della ricorrente.
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Diritto processuale amministrativo – Contenzioso appalti – Affidamento diretto – Inammissibilità del ricorso proposto dall’affidataria uscente
TAR Lazio – Roma, sez. I-ter, 27 maggio 2025, n. 10136
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