Senza coraggio né semplificazione: il doppio fallimento della riforma dell’art. 140 del Codice appalti

Paolo Capriotti 4 Settembre 2025
Modifica zoom
100%

Premessa

Con il D.L. 73/2025, convertito nella L. 105/2025, il legislatore ha modificato l’art. 140 del Codice dei contratti pubblici e introdotto il nuovo art. 140-bis, con l’obiettivo dichiarato di chiarire la disciplina degli interventi emergenziali.

Il difetto di fondo, però, è evidente: in nessuno dei due articoli compaiono mai i termini e concetti di rischio, esposizione o impatto. Si continua a parlare genericamente di “eventi”, “danni in atto o prevedibili”, “emergenze”, senza mai definire la base tecnica che dovrebbe orientare ogni decisione. Il rischio, infatti, è la combinazione di probabilità e impatto: senza questa cornice, la norma confonde situazioni marginali con scenari catastrofici, che richiedono risposte completamente diverse.

Finché le norme saranno scritte “in camera stagna” da chi non conosce la scienza del rischio, i testi resteranno contraddittori, incapaci di graduare le risposte e di semplificare davvero. Perché – è bene ribadirlo – c’è rischio e rischio.

CONTINUA A LEGGERE…

CORSO DI FORMAZIONE

Corso di aggiornamento online sul Codice dei contratti pubblici dopo il Decreto correttivo (2^ edizione)

Gli adempimenti in tutte le fasi del ciclo di vita del contratto pubblico. Esame di schemi di atti e regolamenti interni. Digitalizzazione, mappatura delle schede ANAC Form e relativi adempimenti. Qualificazione stazioni appaltanti: il corso (di 30 ore) è stato accreditato dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione nella categoria formazione “aggiornamento” con Decreto del Presidente SNA n.100/2025

30 Set 2025 – 19 Nov 2025  8 appuntamenti, ore 9.00 – 13.00 e ore 9.00 – 12.00

1,464.00 €

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento