1. Introduzione: la tenuta dell’avvalimento alla prova delle clausole condizionali
Nei contratti tra soggetti privati è frequente la previsione di clausole risolutive espresse, volte a sanzionare l’inadempimento mediante lo scioglimento automatico del vincolo contrattuale. Si tratta di strumenti pienamente leciti sul piano civilistico, in quanto espressione dell’autonomia contrattuale ex art. 1322 c.c., finalizzati a tutelare l’equilibrio sinallagmatico tra le parti.
Diversa è, tuttavia, la prospettiva del contratto di avvalimento, il quale – pur essendo stipulato tra soggetti privati – è funzionalizzato alla partecipazione a una gara pubblica e produce effetti diretti nei confronti di un terzo, ossia la stazione appaltante.
In tale contesto, la risoluzione anticipata del contratto può incidere sull’affidabilità complessiva dell’impegno assunto verso l’amministrazione, minandone la stabilità e la certezza.
Su questo delicato equilibrio si è sviluppato un dibattito giurisprudenziale, polarizzato intorno a due tesi.
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